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Chirurgia Estetica

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    Lifting Cervico-Facciale

    Scopo dell'Intervento
    Il trascorrere del tempo, l’esposizione ad attività lavorative stressanti, l’esposizione prolungata a fattori ambientali avversi e le abitudini di vita incongrue concorrono ad un precoce invecchiamento della pelle, nonché rilassamento della cute e delle strutture più profonde. Il termine anglosassone lifting indica l' "innalzamento" chirurgico dei tessuti rilassati allo scopo di produrre un notevole effetto di ringiovanimento. Per rendere più duratura l'evoluzione e l’effetto finale di un minilifting è importante distendere l'epidermide rimettendo in tensione i muscoli mimici e rimuovere il grasso in eccesso.


    L'Operazione
    La via d'accesso di un intervento di lifting è costituita da una piccola incisione pre-auricolare, fino a circondare il lobo auricolare. Le cicatrici sono praticamente invisibili, perché localizzate fra i capelli e un solo e brevissimo tratto davanti al padiglione auricolare che però nel giro di poche settimane diventano impercettibili. L'intervento di minilifting viene eseguito in anestesia locale con il supporto anestesiologico di una sedazione più o meno profonda (neuroleptoanalgesia) che, somministrata per via endovenosa dall'anestesista prima e durante l'intervento, consente al paziente di non avvertire alcuna sensazione di fastidio o di dolore intraoperatorio.

    • Al termine dell'Operazione

      • Alla fine dell'intervento di lifting, viene applicato un bendaggio elasto-compressivotale da mantenere una moderata compressione su tutta l'area interessata; ciò comporta una progressiva riduzione dell'edema (gonfiore), che generalmente può presentarsi dopo l'operazione e che è destinato a risolversi nel giro di due-tre settimane, raramente accompagnato altresì da eritema (arrossamento) e da ecchimosi (lividi). Le ecchimosi, che solitamente tendono a scomparire nel giro di una settimana e che sono facilmente occultabili con un camoufage - makeup, in genere sono localizzate nell'area immediatamente sottostante agli occhi ed in alcune aree ai lati del collo.

        Due giorni dopo l'intervento di lifting la medicazione viene cambiata e, dopo un accurato controllo delle ferite, sostituita da una più leggera di quella precedente. Il quarto o quinto giorno del decorso postoperatorio le medicazioni vengono rimosse insieme ai punti siti sul bordo anteriore dell'orecchio.

        I restanti punti di sutura dietro l'orecchio (a causa della posizione qui la sutura può cicatrizzare lentamente, richiedendo accurate medicazioni e una buona igiene locale) e ai margini del cuoio capelluto verranno rimossi dopo una settimana. La completa normalizzazione dell'aspetto dopo un intervento di lifting si raggiunge nell'arco di due settimane.
    • Dettagli sull'intervento

      • È quasi sempre presente un moderato grado di riduzione della sensibilità del bordo anteriore dell'orecchio e del collo, che tende a riprendere gradualmente. È consigliabile riposo per due o tre giorni dopo l'intervento di lifting. Utile sarebbe prevedere una settimana di assenza dal lavoro e dalle attività sociali. Dopo la terza settimana è possibile riprendere lo sport.

        I capelli possono essere lavati delicatamente dopo la rimozione delle medicazioni, mentre decolorazioni e tinture possono essere effettuate a partire dal mese successivo, quando ormai il processo di cicatrizzazione è in fase avanzata.

        Evitare accuratamente l'esposizione solare per almeno due mesi, onde non stimolare la pigmentazione delle cicatrici residue sul bordo anteriore dell'orecchio, ed eventuali fonti di calore. Agli uomini si consiglia prudenza nella rasatura; durante il periodo postoperatorio potrebbe essere preferibile l'uso di rasoi elettrici.

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    Rinosettoplastica

    Scopo dell'Intervento
    La Rinosettoplastica è attualmente uno degli interventi di chirurgia plastica più richiesti e si configura come l'approccio chirurgico ideale in ambito estetico, in quanto ad esso non residuano cicatrici visibili, data la localizzazione delle vie d'accesso all'interno della piramide nasale.

    La finalità dell’intervento è di ottenere un naso che sia in armonia con il volto per la correzione degli inestetismi del naso (Rinosettoplastica estetica) e che risolva i disturbi della funzionalità nasale in caso di insufficienza respiratoria, quali la deviazione del setto nasale o ipertrofia dei turbinati (rinosettoplastica).

    Tecnicamente con la Rinosettoplastica il chirurgo modifica, attraverso una via d'accesso interna, (eccezione fatta per i casi in cui, per la riduzione di narici troppo lunghe o larghe, è necessario eseguire un'incisione all'esterno, che rimane nelle pieghe naturali alla base delle narici stesse), la struttura osseo-cartilaginea del naso.

    La cute, che viene completamente separata dalla struttura anzidetta, si adatterà in seguito - in funzione della sua elasticità - alla rinnovata struttura anatomica e non darà minimamente l'impressione che il naso sia stato rifatto. La correzione della punta, la cui forma e dimensioni dipendono dalle cartilagini alari che la costituiscono, solitamente viene effettuata quando essa è lunga, larga, storta, cadente, bifida.

    L'Operazione
    La tecnica operatoria interessata prevede la messa a nudo (da qui deriva la denominazione di Rinosettoplastica a cielo aperto) delle suddette cartilagini attraverso incisioni lungo il bordo delle narici, l'asportazione della porzione di cartilagine in eccesso e il suo modellamento. L'intervento può proseguire con la correzione del dorso, ove necessario. Attraverso incisioni eseguite all'interno del naso, la cute viene separata dal piano osseo e mediante uno scalpello molto sottile viene rimossa la gobba e, riavvicinando le ossa laterali, si riduce la larghezza laterale.

    L'intervento di Rinosettoplastica viene effettuato in regime di Day Hospital, in anestesia generale o locale con sedazione. L'intervento di Rinosettoplastica in sé non è doloroso. Unico neo: per uno o due giorni successivi alla seduta operatoria le narici vengono chiuse da appositi tamponi per cui il paziente deve respirare con la bocca.

    La piramide nasale viene opportunamente protetta da un piccolo guscio di gesso che viene rimosso dopo qualche giorno. La presenza di edema alla radice e ai lati delle fosse nasali può variare a seconda del caso in esame. Gonfiore ed ecchimosi delle palpebre, destinati a scomparire progressivamente dopo qualche giorno, possono presentarsi in questo primo lasso di tempo del decorso post-operatorio.


    Al termine dell'Operazione
    L'assetto definitivo del naso si avrà dopo 6-12 mesi, nei quali il paziente potrà ravvedere anche una riduzione della sensibilità della punta, che gradualmente riprenderà la sua naturale elasticità. Le normali attività potranno essere riprese dopo una settimana, eccezione fatta per quelle sportive per cui sarà necessario aspettare un mese.


    Dettagli sull'Intervento
    Si consiglia di evitare l'esposizione diretta ai raggi solari per almeno 2 mesi: utile in tal senso l'applicazione locale di creme solari a schermo totale.

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    Blefaroplastica

    Scopo dell'Intervento
    Lo scopo di un intervento di Chirurgia delle Palpebre, o Blefaroplastica, mirato in primis a correggere i tipici difetti palpebrali (eccesso di cute alla palpebra superiore, borse sotto agli occhi, ptosi del sopracciglio ), è dunque quello di eliminare eventuali zone d'ombra e valorizzarne altre al fine di ridare, attraverso quest' operazione di restituito in integrum delle parti interessate, luminosità e verve al 'taglio' degli occhi, e conseguentemente all'ovale del viso. L'intervento ridona un aspetto più rilassato e giovanile allo sguardo.

    Nel corso della visita preoperatoria il chirurgo valuta la situazione locale ed indica il tipo di intervento previsto, spiegando quali aspetti possono essere corretti dall’intervento, quali invece rimarranno inalterati; valuterà inoltre se è opportuno o meno correggere il taglio degli occhi e lo sguardo.

    L'Operazione
    Le Tecniche di Blefaroplastica, se effettuate singolarmente e non nell'ambito di un trattamento più complesso di ringiovanimento del volto, possono essere eseguite in una struttura autorizzata alla realizzazione di un intervento chirurgico in regime di Day Hospital, cosicché il paziente possa tornare a casa lo stesso giorno.

    L'operazione viene eseguita in anestesia locale con il supporto anestesiologico di una sedazione che, somministrata per via endovenosa dall'anestesista prima e durante l'intervento, consente al paziente di non avvertire alcuna sensazione di fastidio o di dolore intraoperatorio.


    Al termine dell'Operazione
    Dopo l'intervento verrà applicata sugli occhi una medicazione leggera e degli impacchi freddi per attutire gran parte dell'edema, che tende a scomparire fra il quinto e il settimo giorno: ideali sono alcuni cubetti di ghiaccio in un sacchetto di cellophane da appoggiarsi successivamente su un fazzoletto pulito piegato in due, a sua volta disteso sulle palpebre.

    Nei primi giorni successivi l'intervento infatti può essere visibile il gonfiore (edema) delle palpebre accompagnato da ecchimosi e discromie più o meno evidenti a seconda della tipologia individuale. In caso di irritazione della congiuntiva, è di solito sufficiente instillare una goccia di collirio in entrambi gli occhi ogni due-tre ore e/o fare uso di una crema oftalmica. I punti di sutura vengono asportati ambulatorialmente a distanza di 3-4 giorni.


    Dettagli sull'Intervento
    Quanto alla ripresa delle attività quotidiane e sociali, è opportuno prevedere un periodo di riposo fino alla rimozione dei punti. È necessario proteggere la regione orbitaria con un paio di occhiali scuri. Per lo svolgimento di eventuali attività sportive è meglio attendere un paio di settimane dall'intervento. Evitare l'esposizione ai raggi solari per almeno due mesi.

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    Otoplastica

    Scopo dell'Intervento
    L’intervento chirurgico di Otoplastica mira alla correzione delle orecchie ad ansa, ovvero di quei casi in cui i padiglioni auricolari risultino un po’ troppo sporgenti e distanti dalla nuca a causa di una malformazione della cartilagine, lo scheletro portante dell'orecchio. Con la chirurgia è possibile ridurre le dimensioni delle orecchie, modificarne la forma e la proiezione o correggere eventuali asimmetrie che riguardano sia il padiglione auricolare che la forma e la grandezza di elice e antelice.

    L’intervento di otoplastica può essere realizzato in anestesia locale semplicemente rendendo insensibile il padiglione auricolare con punture locali od eventualmente in anestesia locale con sedazione cioè iniettando anche dei farmaci per via endovenosa al fine di tranquillizzare il paziente.


    L'Operazione
    L’operazione consiste in una piccola incisione praticata nel solco posteriore dell'orecchio che non lascia cicatrici visibili. Dopo l'otoplastica sarà necessario usare una benda che circondi la testa in modo da proteggere le orecchie per 2-3 giorni, sarà poi sostituita da un’opportuna fascia da indossare per una settimana.


    Al termine dell'Operazione
    Il paziente potrà fare la doccia solo se la medicazione è protetta dall'acqua mentre per lavare i capelli bisognerà attendere la rimozione della medicazione e dei punti, che verrà effettuata dopo una settimana. La cicatrice sarà in poco tempo praticamente invisibile.

    E’ consentita la ripresa delle attività sportive leggere dopo due settimane circa, mentre per quelle più pesanti si raccomanda di attendere un mese circa.

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    Mastoplastica Additiva

    Scopo dell'Intervento
    Nel corso degli ultimi anni l'intervento di Mastoplastica Additiva è diventato un trattamento chirurgico di routine nel campo della chirurgia plastica a cui molte pazienti fanno ricorso al fine di migliorare l'estetica corporea. La mastoplastica additiva con inserimento di protesi è quindi passata da intervento ricostruttivo, in pazienti che avevano subìto una mastectomia, ad intervento migliorativo di un aspetto esteriore giudicato inadeguato.


    • Le protesi mammarie

      • Le protesi mammarie per l’intervento di mastoplastica additiva infatti non sono standard, ma sono disponibili in una vasta gamma, differenziandosi in misura, diametro e proiezione. La loro peculiare differenziazione sta nella caratteristica del loro profilo, che può essere "basso" o "alto" ( low profile/high profile ). Le protesi a basso profilo per l’aumento del seno sono più piatte, mentre le protesi ad alto profilo, particolarmente indicate nei casi di insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria, sviluppano la loro caratteristica rotondità verso l'alto.

        La varietà delle protesi è molto ampia ed è possibile scegliere la larghezza, l'altezza e la proiezione dell'impianto desiderato, questo consente quindi una pianificazione personalizzata dell'intervento. Le protesi possono essere tonde o anatomiche (a goccia).

        Il dottore propone alle sue pazienti un consulto innovativo per una scelta assolutamente personalizzata ed individuale delle protesi. Questo è possibile grazie all'adozione del sistema BioDynamicTM, un nuovo sistema a supporto del consulto per mastoplastica che consente una personalizzazione assoluta delle scelte e la possibilità di provare in modo assolutamente realistico il risultato finale.
    • L'operazione

      • La tecnica chirurgica dell’intervento di aumento del seno prevede l'inserimento delle protesi scelte attraverso due vie d'accesso, che contraddistinguono tre diverse tipologie di intervento: periareolare o sottomammaria.

        Tecnica Sottomammaria: la tecnica classica di un intervento di mastoplastica additiva prevede una via d'accesso sottomammaria, ovvero un'incisione di lunghezza pari a 2-3 centimetri posta esattamente nel solco sottomammario : in modo tale il seno successivamente scenderà naturalmente verso il basso rendendo invisibile l'esito cicatriziale che rimarrà così nascosta.

        Tecnica Periareolare: la tecnica periareolare per la procedura di aumento volumetrico del seno prevede invece un'incisione semilunare situata nella metà inferiore dell'areola.

        L'intervento di aumento del seno si esegue in anestesia locale con sedazione, in regime di Day Hospital. Nel decorso post-operatorio di una mastoplastica additiva è bene evitare sforzi pressori con le braccia per circa tre/quattro giorni. Viene altresì consigliato alla paziente di indossare un reggiseno contenitivo continuativamente giorno e notte per almeno due/tre settimane.
    • Al termine dell'operazione

      • Le attività quotidiane possono comunque essere già intraprese da subito mentre per quelle sportive è consigliabile aspettare due settimane. Lo stesso dicasi per l'esposizione solare, fatta eccezione per l'area dove si trova la cicatrice, per la quale invece occorre invece aspettare 6 mesi.

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    Mastoplastica Riduttiva

    Scopo dell'Intervento
    La Mastoplastica Riduttiva è richiesta soprattutto da giovani donne il cui seno si è eccessivamente sviluppato durante la pubertà (soprattutto nei casi di gigantomastia) o da donne oltre i 40 anni, per le quali un seno voluminoso e cadente viene percepito come una menomazione della propria integrità psico-fisica che crea disagio nei rapporti interpersonali propri della sfera affettiva e sociale.


    L'Operazione
    L'intervento consiste nell’asportazione di una parte di cute e di tessuto sottocutaneo e determina l’innalzamento del complesso areola-capezzolo e il rimodellamento dei tessuti circostanti.

    L'intervento di mastoplastica riduttiva, che viene eseguito in anestesia generale, nell'ambito di una struttura autorizzata alla realizzazione di un intervento chirurgico, ha un decorso post-operatorio non doloroso (talvolta soprattutto ai lati della zona operata può insorgere una sensazione di bruciore dovuta alla sutura). Prima dell’intervento vengono eseguiti disegni e misurazioni sulla paziente in posizione eretta, che rappresentano una guida per le incisioni durante l’operazione quando la paziente è in posizione opportuna.


    Al termine dell'Operazione
    L'intervento di mastoplastica riduttiva lascia una cicatrice a forma di T rovesciata, di solito è di ottima fattura e poco visibile. I drenaggi, solitamente applicati nella fase finale dell'intervento, vengono rimossi dopo uno o due giorni. Una medicazione di sostegno è praticata al momento dell'intervento e viene rimossa 48 ore dopo l'operazione per essere sostituita da un reggiseno contenitivo da indossarsi notte e giorno per almeno un mese.

    I punti di sutura di una mastoplastica riduttiva vengono tolti ambulatorialmente in tempi successivi, trattasi comunque di tutte suture estetiche interne rimosse in massimo una settimana. Dopo due o tre giorni la paziente può progressivamente riprendere le sue normali attività, evitando per almeno quindici giorni traumi al seno. Dopo 10-15 giorni il seno inizia a riacquistare la sua forma naturale, sgonfiandosi gradualmente, e riprende la sensibilità attenuatasi nel periodo post-operatorio.

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    Mastopessi

    La Mastopessi è l'intervento che incontra le aspettative di chi mira alla correzione chirurgica dell'inestetismo del cosiddetto 'seno flaccido', determinatosi solitamente in seguito all'eccessivo rilassamento dei tessuti dovuto ad un restrittivo regime dietetico, o 'svuotato', come nel tipico caso di ptosi post-gravidica, la cui comparsa più o meno improvvisa crea alla paziente non solo un problema estetico, ma soprattutto psicologico, derivante dall'incapacità di accettare tale modificazione corporea.

    La tecnica ideale dell’intervento di mastopessi sarebbe quella che permette di ottenere una forma armonica, una maggiore salienza dei quadranti superiori del seno, il riposizionamento del complesso areola-capezzolo associata ad una notevole riduzione degli esiti cicatriziali, realizzando così il massimo grado di soddisfazione della paziente. Le incisioni della mastopessi sono paragonabili a quelle della mastoplastica riduttiva, ma decisamente più contenute.

    La mastopessi viene eseguita in anestesia locale con sedazione o generale, tale da assicurare una buona copertura intraoperatoria con effetti collaterali minimi e assenza di dolore, in regime di Day Hospital. Il periodo post-operatorio di una mastopessi prevede una medicazione protettiva che verrà sostituita successivamente da un reggiseno contenitivo da indossarsi giorno e notte per almeno tre settimane. I risultati sono visibilmente apprezzabili già dopo una ventina di giorni e le cicatrici tendono a schiarirsi dopo qualche settimana.

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    Addominoplastica

    Scopo dell'Intervento
    L'Addominoplastica consiste in un intervento di rimozione del tessuto cutaneo e adiposo in eccesso localizzato nella parte centrale e bassa dell'addome, al fine non tanto della riduzione del peso, quanto di tendere la parete addominale e migliorare l’aspetto di un addome prominente.

    La dieta e l'esercizio fisico da soli non possono produrre tale risultato poiché questa situazione è spesso accompagnata dall’allontanamento dei muscoli addominali fra loro e dall’indebolimento della parete addominale.


    L'Operazione
    La tecnica chirurgica di un’ addominoplastica prevede un'incisione che si esegue trasversalmente nel basso addome al di sopra del pube. La cicatrice residua di un’addominoplastica è quindi orizzontale e si estende lateralmente a seconda della quantità di pelle da eliminare. È facilmente occultabile da un normale bikini. L'intervento viene eseguito generalmente in anestesia generale.

    Al termine dell'Operazione
    Al termine dell'intervento è infine applicato un bendaggio compressivo modellante, che, quando viene rimosso, verrà sostituita da una guaina contenitiva da indossarsi per un periodo di 20-30 giorni. I punti di sutura vengono rimossi entro 10 giorni dall'intervento.

    Durante i primi giorni, il paziente potrà avvertire un lieve indolenzimento e una sensazione di bruciore lungo il tragitto della sutura: è consigliabile quindi cautela nei movimenti e nella deambulazione. È consigliabile dormire in posizione supina per almeno due settimane. Le attività quotidiane potranno essere comunque totalmente riprese nel giro di due settimane, quelle professionali al termine della convalescenza, mentre quelle sportive non prima di un paio di mesi.

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    Mini-Addominoplastica

    Quando l'inestetismo addominale è circoscritto alla zona sottombelicale ed è costituito da un modesto eccesso di grasso e di cute, di solito sempre associato a un iniziale rilassamento dei muscoli addominali, il classico approccio mediante addominoplastica risulta sproporzionato all'inestetismo da correggere, e la semplice lipoaspirazione non porterà a un risultato efficace.

    La strategia terapeutica ottimale è una via di mezzo: la mini-addominoplastica, che, più semplice nell'esecuzione di quella precedentemente descritta ma più elaborata della liposuzione,comporta una cicatrice relativamente corta e non interessa l'ombelico. E di conseguenza la convalescenza è più confortevole e più breve.

    L'intervento viene eseguito in anestesia peridurale o locale associata a sedazione, in regime di Day Hospital, nell'ambito di una struttura autorizzata alla realizzazione di un intervento chirurgico.

    L'intervento di mini-addominoplastica si conclude con un'accurata sutura dei bordi cutanei e con l'inserimento di un piccolo drenaggio nell'incisione, che viene rimosso di solito dopo 48 ore. Un'iniziale medicazione compressiva e contenitiva verrà poi sostituita da una guaina di supporto, che dovrà essere indossata per almeno tre settimane.

    Dopo un periodo di riposo di almeno dieci giorni, vengono rimosse le suture e il paziente potrà ritornare ad intraprendere le ordinarie attività.

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    Liposuzione, Liposcultura Pneumatica

    La Liposcultura Pneumatica è una nuova metodologia chirurgica, una modifica evolutiva della classica tecnica di lipoaspirazione che si avvale di un ritrovato tecnologico versatile e maneggevole, assolutamente micro-invasivo, che, mediante un procedimento di modellamento corporeo a cielo coperto, permette di eliminare quegli antiestetici cuscinetti, ormai sedimentati dopo anni di abitudini alimentari sbagliate, di vita sedentaria.
    Per non parlare dell'incidenza notevole che sul quadro clinico generale hanno le fisiologiche tempeste ormonali e le concause genetiche.
    Le sedi delle adiposità localizzate suscettibili di correzione chirurgica mediante lipoaspirazione sono:

    - Regione sottomentoniera
    - Regione brachiale
    - Regione addominale e sovrapubica
    - Regione dei fianchi
    - Regione trocanterica (culotte de cheval)
    - Regione glutea
    - Regione interna delle cosce, ginocchia
    - Regione delle gambe e sovramalleolare (caviglie, polpacci)

    L'intervento di liposuzione, che viene eseguito in una struttura autorizzata alla realizzazione di un intervento chirurgico, richiede l'anestesia locale con sedazione, se l'area da trattare è minima, o generale, per le adiposità più estese. Già il giorno successivo all'operazione il paziente può ritornare alla sua normale attività.

    Durante il decorso post-operatorio è consigliabile un bendaggio elastico compressivo e modellante o una calza a compressione graduata che permetta il perfetto adeguamento della cute al nuovo contorno e la riduzione delle ecchimosi, destinate in genere a scomparire in 15-20 giorni. I punti verranno rimossi dopo 7 gg. Le attività quotidiane possono essere riprese con molta cautela già dal giorno successivo all'intervento.

    Se la quantità di grasso aspirato è notevole, il paziente potrà avvertire una sensazione di stanchezza fisica: per tale motivo le attività professionali andranno opportunamente programmate.

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    Lifting alle Cosce

    Il rilassamento delle cosce può insorgere come manifestazione evolutiva del naturale e fisiologico invecchiamento in seguito ad una considerevole diminuzione del peso corporeo. Lo scopo precipuo del lifting delle cosce è quello di eliminare la flaccidità cutanea, mediante l'innalzamento e l'asportazione dei tessuti in eccesso.

    Questo tipo di approccio chirurgico, privo di esiti cicatriziali esteticamente rilevanti, viene richiesto da soggetti che di solito hanno superato i 35-40 anni e occasionalmente, se l'inestetismo è di origine costituzionale, anche da persone più giovani.

    L'intervento di lifting delle cosce, scevro da complicazioni, viene eseguito in regime di Day Hospital, in anestesia locale con sedazione. Dopo l’intervento è opportuno indossare una calza elastica contenitiva per 20 giorni. La ripresa funzionale è rapida e completa. Minimi gli effetti collaterali post-operatori.

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    Gluteoplastica Additiva

    L’intervento di  gluteoplastica additiva, innovativo approccio chirurgico nel mare magnum delle tecniche di rimodellamento del profilo corporeo, è teso alla correzione del cosiddetto “sedere piatto”. L'intervento viene effettuato in regime di Day Hospital.

    La tecnica chirurgica prevede un'incisione cutanea in corrispondenza dell'intersolco naturale del gluteo attraverso cui viene introdotta l'impianto protesico che viene accuratamente sistemata nella cavità predisposta. Una sutura continua intradermica conclude l'intervento, al quale non residueranno cicatrici visibili.

    La pratica anestesiologica utilizzata per la gluteoplastica additiva, che consiste in un'anestesia locale accompagnata da sedazione, è la procedura ideale, in quanto consente una pronta ripresa post-operatoria ed evita i possibili effetti collaterali di un'anestesia generale. I punti di sutura vengono rimossi ambulatorialmente dopo 8-10 giorni.

    Per 20 gg, il/la paziente non può sedersi o dormire in posizione supina: ciò potrebbe comportare una possibile ed eventuale dislocazione della protesi. Il risultato estetico migliore sarà visibile a circa 2 mesi dall'intervento, alla scomparsa cioè del normale gonfiore postoperatorio.

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    Lipofilling - Lipostruttura

    La Lipostruttura è la tecnica evoluta del lipofilling che consente di aumentare il volume di alcune regioni corporee usando come filler (riempitivo) il proprio grasso. La procedura consiste nell’aspirare il grasso dall’area donatrice con cannule molto fini, trattarlo adeguatamente, in modo da selezionarne la parte vitale, che più facilmente potrà attecchire ed infine  iniettare quest’ultima nelle zone prescelte.

    L’intervento viene effettuato in anestesia locale con una cannula molto sottile e specifica per non danneggiare il grasso. E’ normale che dopo questo piccolo intervento si possano presentare alcuni “disagi” (indolenzimento locale, gonfiore, lividi), che però generalmente si  risolvono in pochissimi giorni.

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    Microautotrapiante Follicolare

    Nell'ambito della terapia chirurgica della calvizie, l'intervento di Microautotrapianto Follicolare rappresenta la metodologia di approccio senza dubbio più efficace nella risoluzione della alopecia androgenetica: un problema di natura complessa e diffusamente sentito soprattutto nel genere maschile, il cui 80% ne viene colpito nell'arco complessivo della vita.

    Il paziente che si rivolge al chirurgo plastico per ovviare alla mancata presenza o al diradamento dei capelli, al di là della problematica estetica, prova una sensazione generale di malessere, che in alcuni casi si concreta in episodi occasionali di fobìa e di ossessione con notevoli ripercussioni sulla propria vita di relazione.

    La tecnica ha origine nei primi anni '60: per circa trent'anni si sono trapiantati piccoli segmenti circolari di cuoio capelluto (isole) ciascuno contenente dagli 8 ai 12 bulbi prelevati dalla regione posteriore del capo; questi venivano poi trapiantati nelle zone glabre (calve) con un ottimo risultato funzionale, ma esteticamente non piacevole (effetto a "ciuffo" o a "bambola").

    L'Operazione
    Negli ultimi tempi si è avuto un'evoluzione ed un affinamento della tattica chirurgica, tesi ad offrire un esito più naturale possibile: si dividono le isole di cuoio capelluto in unità monofollicolari, cioè microsegmenti di cuoio capelluto contenenti uno o più bulbi (con un massimo di tre o quattro bulbi), insieme alle strutture pilosebacee annesse, che vengono reimpiantate nella zona desiderata.

    Il numero di capelli che si può recuperare con tale metodologia è estremamente variabile e dipendente da:

    • dalla quantità di bulbi presenti per ogni isola donatrice
    • dalla loro fase o ciclo vitale (anagen, catagen, telogen)
    • dalle condizioni psicofisiche del paziente
    • dal numero di sedute previste in relazione all'evoluzione della calvizie.

    I capelli trapiantati non sono sottoposti alle influenze ormonali che ne provocano la caduta e si considerano pertanto definitivi. L'area posteriore destinata al prelievo, di larghezza pari a 1,5 centimetri e di lunghezza variabile, viene rasata: l'area donatrice, dopo il prelievo, verrà suturata con una minuziosa chiusura intradermica destinata a rimanere invisibile, quanto nascosta dai capelli.

    Nell'area ricevente preanestetizzata il chirurgo prepara i microfori destinati a ricevere poi le unità monofollicolari monobulbari. Una delle fasi più delicate dell'intervento è senza dubbio il lavoro certosino svolto dalle nurses presso il banco di taglio: le infermiere infatti sono predisposte adeguatamente alla separazione delle strisce prelevate e alla loro trasformazione, guidata dall'ausilio di un microscopio e della transilluminazione, in unità follicolari. L’intervento si pratica in anestesia locale e non necessita di ricovero.


    Al termine dell'Operazione
    Nell'immediato decorso postoperatorio, oltre al modesto gonfiore della zona trattata, possono comparire dei piccoli punti rossastri destinati a divenire poi crosticine e a cadere spontaneamente nel giro di pochi giorni: importante è non rimuoverle manualmente in quanto potrebbe essere strappato anche il bulbo.

    I punti della parte donatrice posteriore verranno rimossi dopo 10-12 giorni. È vietato per almeno due settimane dopo l'intervento praticare sport che comportino sudorazione eccessiva o che possano essere origine di traumi alla testa. Le attività lavorative e quotidiane possono essere riprese dopo 2-3 giorni. È vietata l'esposizione solare, in quanto può favorire la comparsa di macchioline cutanee, per almeno 3 mesi dall'intervento e sino alla totale scomparsa dei piccoli segni dell'approccio chirurgico.

    I risultati, valutabili dal punto di vista estetico, saranno visibili dal terzo mese in avanti, e la maggiore soddisfazione del paziente si ha dal sesto mese in poi.

    Utilizza le frecce per sfogliare consecutivamente le varie tipoligie d'intervento

    Fillers con Acido Ialuronico

    Il normale processo d’invecchiamento dei nostri tessuti, con il passare degli anni, porta progressivamente al rilassamento del derma, all’ipotonia delle fasce muscolari e alla diminuita idratazione il tutto provoca un aumento della formazione di solchi e rughe del viso. Con le iniezioni di acido ialuronico si attenuano solchi e rughe e si riempiono le depressioni del volto.

    L´acido ialuronico è una sostanza naturale, normalmente contenuta nel nostro organismo che però, con passare degli anni progressivamente diminuisce e quindi deve essere ripristinato. Viene utilizzato sul viso a livello dei solchi nasogenieni, agli angoli della bocca, per il cosiddetto “codice a barre” (rughe verticali sopra al labbro superiore e per il riempimento di guance, zigomi, arco mandibolare, ecc..)

    L´iniezione viene effettuata con un ago molto sottile nello spessore del derma. Utilizzando un ago molto sottile il chirurgo lo inietterà sotto la superficie della cute per le linee più sottili, oppure più in profondità per trattare rughe più profonde. Il trattamento è assolutamente indolore, anche grazie all’utilizzo di acido ialuronico addizionato di anestetico. I risultati, pur visibili fin da subito, tendono a migliorare nei 4-5 giorni successivi al trattamento.
    La loro durata, pur variabile, è di circa 4-6 mesi.

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    Fillers con Acido Ialuronico Dedicato alle Labbra

    Col tempo, le labbra tendono naturalmente a perdere di volume e, di conseguenza assumono un aspetto più sottile e meno definito. L´acido ialuronico è l´unico prodotto utilizzabile per l´aumento del volume delle labbra. Grazie alle iniezioni di acido ialuronico per le labbra è possibile migliorarne definizione, forma, arco e il riempimento.

    L´aumento delle labbra è praticamente indolore grazie all´ausilio di acido ialuronico addizionato di anestetico locale e all´utilizzo di una pomata anestetica. Anche in questo caso la durata del trattamento è di 4-6 mesi.

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    Fillers con Acido Ialuronico ad Effetto Volumizzante (Lifting Medico)

    Con il passare degli anni sotto la superficie della pelle avviene la perdita graduale delle strutture e del volume dei tessuti. Il trattamento all´acido ialuronico volumizzante viene utilizzato per compensare la perdita di volume e ridare un aspetto ridisegnato soprattutto a zigomi e mento e provoca un vero e proprio risollevamento delle strutture cedute o svuotate creando un effetto lifting.
    Il prodotto sfrutta le stesse proprietà idratanti dell´acido ialuronico, ma in una formulazione omogenea e a lunga durata che ridisegna la forma e i contorni del viso. L´acido ialuronico volumizzante è iniettato con aghi sottili più in profondità rispetto all´acido ialuronico utilizzato come filler, quindi anche la sua durata nel tempo è superiore (10-12 mesi). Il risultato estetico è sempre molto naturale, il trattamento è ambulatoriale e prevede un ritorno immediato alle normali attività.

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    Botulino

    Il diffuso utilizzo di Botulino ha dimostrato che le iniezioni sono sicure e valide nel ringiovanimento del terzo superiore del volto per attenuare le rughe della fronte e della regione perioculare. Il farmaco viene iniettato attraverso una serie precisa di iniezioni e riduce o elimina temporaneamente le rughe del terzo superiore del volto (fronte, radice del naso e zampe di gallina).

    A differenza dell´acido ialuronico, che è sostanzialmente un riempitivo, il botox agisce riducendo la contrazione dei muscoli che formano le rughe che per 4-6 mesi lavorano meno formando così meno rughe. Il trattamento è indolore e viene eseguito in ambulatorio.

    Le rughe scompaiono dopo 4-5 giorni dall´iniezione e la paziente può riprendere da subito le normali attività quotidiane. E´ utilizzabile anche in caso di ipersudorazione di mani e ascelle.

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    Peelings Chimici

    Rimuovono gli strati più superficiali della cute e determinano una maggior uniformità e luminosità del volto, utili anche per trattare acne, macchie cutanee e photo-aging (invecchiamento cutaneo). Il chirurgo sceglierà il peeling più indicato a seconda dell´età della paziente, del tipo di pelle e del problema estetico da migliorare (macchie scure, rughe superficiali, photoaging e cicatrici residue di acne). Il trattamento è ambulatoriale e la ripresa sociale varia a seconda del tipo di peeling da poche ore a qualche giorno post trattamento.

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    Biorivitalizzazione Cutanea

    Migliora l´idratazione, il tono e l´elasticità della cute a livello di viso, decolletè, mani e altri distretti corporei. Consiste nell´iniettare con aghi sottilissimi un mix di sostanze a base di acido ialuronico addizionato con altri nutrienti cutanei quali amminoacidi, vitamine, Sali minerali, ecc. Il trattamento di Biorivitalizzazione Cutanea è ambulatoriale, va ripetuto una/due volte al mese e consente una ripresa immediata dell´attività sociale.

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    Trattamento Capillari e Varici agli arti inferiori

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